instagram nell’ultimo anno è cambiato molto, ma non è stato un caso: la crescita degli utenti e la concorrenza esterna lo hanno costretto al cambiamento

I social network vivono nel costante tentativo di accumulare più iscritti possibile, ma non sempre questo significa che abbiano i contenuti che desiderano. Instagram, nel 2015, quando le cose giravano a meraviglia da questo punto di vista, ha iniziato a pagare il prezzo del suo successo. Aveva più iscritti, ma l’ambiente in cui si muovevano cominciava a diventare meno familiare di un tempo.

Il percorso che ha portato la piattaforma a dover pensare a un cambio di registro, lo racconta molto approfonditamente ReCode. L’arrivo in massa sul social di marchi, celebrità, e sempre più persone ha spostato il centro dell’ecosistema social, sempre più nella direzione delle foto perfette, rispetto a quello della condivisione quotidiana e spontanea.

Instagram ha superato l’impasse rinnovandosi.

Con strumenti ispirati alla concorrenza (Storie, messaggi segreti) e non (Live, algoritmi), ma anche rinforzando ruoli chiave al suo interno. Alla squadra ingegneristica si è aggiunto Jim Everingham, da Yahoo! All’organizzazione del prodotto, a cercare di tradurre la visione di Systrom in realtà, è arrivato appunto Weil, da Twitter.

Le Storie, gocce d’acqua rispetto a quelle di Snapchat, hanno dato nuova linfa (sono usate da 150 milioni di persone ogni giorno), perché hanno alleviato quella pressione dello scatto perfetto di cui sopra.

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